C’e sempre una soluzione

Roberto PetroniNel 1982 la Nazionale Italiana, impegnata in un collegiale in terra messicana, svolse con altre compagini presenti un test sulle sole prove tecniche. Nel tiro e nella scherma non successe niente di particolare ma nella prova di equitazione avvenne un fatto che è poi rimasto nella storia. 
Protagonista dell’aneddoto è Roberto Petroni. Tutti conosciamo la sua forza e la sua compattezza ma forse non altrettanto la sua determinazione. In quel frangente Roberto si ritrovò a montare un cavallo molto difficile che, nonostante la stretta di gambe poderosa del poliziotto, non si faceva problemi a disobbedire. Privo di speroni, l’azzurro confidava nella frusta. Ma si ritrovò ad un certo punto a perdere anche quest’ultima. Rimase quindi a metà percorso con parecchi rifiuti alle spalle e senza aiuti. A questo punto non sapendo come uscire dalla situazione si affidò all’istinto. Gli vennero in mente le classiche frasi da allenatore, del tipo: “Mangiatelo ma mandalo di là”, oppure, “Mozzicagli la capoccia ma fallo saltare”. Prendendo il consiglio al volo Roberto si avventò sull’orecchio del cavallo e glielo morse affondo. Il risultato fu, oltre ad una notevole quantità di peli in bocca, che il cavallo non si permise più alcuna forma di disobbedienza finendo il percorso senza problemi.

Invitiamo tutti i lettori a non ripetere questo metodo in gara per non incorrere in una squalifica ma se vi trovate in allenamento in un momento di difficoltà potrete, perché no, tentare.

CdL