La grande posta in palio mette le ali a Corsini |
L’11
agosto 2002, in occasione della finale di Coppa del Mondo, c’è in palio
la prima carta olimpica per Atene 2004. La competizione si svolge a
Budapest sotto la minaccia delle piogge torrenziali che stanno ingrandendo
a dismisura il Danubio. Il
pentathlon mondiale comincia a respirare l’aria olimpica, è finito il
biennio di passaggio e si comincia a fare sul serio. Al
solo pensiero di garantirsi l’accesso ai giochi con due anni di
anticipo, quasi tutte le atlete non riescono a controllare le emozioni. La
prova di tiro è ricca di grandi errori, basti pensare che il 45% delle
atlete (tra le migliori al mondo) non raggiunge i 1000 punti (172). Anche
coloro che lo fanno non riescono a totalizzare grandi punteggi, Guiguet e
Martinez sono infatti seconde con 181 punti sagoma. Chi invece ha saputo
convogliare al meglio l’adrenalina in questa prova è stata Claudia
Corsini, laureatasi campionessa europea solo due mesi prima, che sfodera
un record personale e, con 185, si piazza in testa solitaria. Nella
scherma si teme un calo di tensione. Invece anche qui l’atleta della
Kronos è lucidissima. Parte bene e regge fino alla fine. Con 936 punti è
5° e resta saldamente al comando inseguita da Mouratova a 40 punti. La
scherma viene dominata dalla polacca Maloszyc, totalmente fuori gara dopo
un tiro disastroso. Con
2’19” nei 200 metri di nuoto, 6° miglior tempo, rafforza
ulteriormente la leadership. La seconda in classifica è ancora la russa,
non buona corritrice, che accusa ora ben 84 punti di ritardo. Ancora
dietro ci sono Voros e Boenisz, ma oltre i 100 punti. Un
buon percorso e nessuna potrà frapporsi tra Claudia e Atene. L’azzurra
comincia invece sottocadenza nella prova di equitazione e sono inevitabili
4 abbattimenti. Per fortuna la prova si rivela un po’ selettiva, solo
Kalinovska ha completato il giro senza errori. Corsini
resta così prima, ma i distacchi si sono notevolmente ridotti. C’è ora
da affrontare quella che da sempre è la sua disciplina debole. Inseguono
ad 8 secondi sia Mouratova che Voros, e a 21” Boenisz. La più
pericolosa è la terza, ma tutte sono da tenere sott’occhio. Claudia
parte decisa e subito Mouratova e Voros dimostrano di non poter accorciare
il distacco, anzi cominciano progressivamente a perdere ulteriore terreno.
Chi riesce a rosicchiare qualcosa è la polacca, che non riesce però a
farsi sotto come forse si aspettava. In effetti Corsini sta dando il
meglio di sé. Quando
si arriva all’ultimo giro da mille risulta ormai chiaro che, salvo una
sorpresa negativa, Claudia non verrà ripresa. La nostra campionessa
infatti non solo non cede, ma riesce a finire in grande spinta.
All’arrivo Boenisz,seconda classificata, accuserà un ritardo di 22”.
Negli ultimi metri potrà assistere alla festa azzurra già cominciata da
un po’. Nella prova di corsa vinta dall’altra italiana Foghetti,
Corsini è riuscita a fermare il cronometro sul 4° miglior tempo. Questa
vittoria non solo le vale la carta olimpica e il titolo di Coppa del Mondo
2002, ma è anche la dimostrazione del valore assoluto che ha ormai questa
campionessa a livello mondiale. CdL |