Una battaglia tinta d’azzurro

Alessandro ConfortoAprile 1990, a Roma si tiene la prima prova di Coppa del Mondo italiana. Il circuito è infatti appena nato e gli azzurri non tardano a dire la loro. La sequenza delle prove è quella un po’ anomala tipica di quell’anno. Si comincia infatti con la prova di scherma. Qui troviamo in testa a pari merito Toraldo e Tiberti con 1036 punti e Conforto quarto con 928 pt. A frapporsi tra i tre italiani c’è il mitico Jagorachvili, Urss. La situazione, già ottima, migliora ancora dopo la prova di tiro, vinta da Gozdziak con 197. Gli azzurri infatti ottimi specialisti della disciplina si comportano egregiamente. Alessandro è terzo con 196, con un numero di mouche incredibile, ben 13. Risale così al terzo posto ricucendo il gap dai primi. Restano appaiati in testa Gianluca e Cesare totalizzando entrambi 191 pt. Nel nuoto arriva l’ennesima prova di forza dei nostri. Entrambi i leader sono infatti specialisti di questa disciplina e si piazzano rispettivamente 2° e 5°. Vanno così letteralmente in fuga. Alessandro è invece 36° con un buon 3’28” che non gli fa perdere troppo terreno. Viene scavalcato solamente dal bulgaro Iliev e dal georgiano Yagorachvili. C’è comunque da sottolineare che in gara ci sono ben 63 atleti.

La corsa viene vinta dal già rimontante Zenovka, Urss, che diventa terzo. Alessandro è 21° con 13’09”, un tempo che non gli fa perdere quasi niente dai migliori ma che gli fa recuperare molto terreno sugli atleti davanti. Supera così in classifica Yago e Iliev, ricuce il gap sui due azzurri in testa e si vede superato solamente dal russo sopra menzionato. Manca quindi solo la prova di equitazione, che risulterà molto selettiva. Si entra in ordine contrario alla classifica. Quando arriva il turno di Alessandro in testa c’è Starostin, Urss, che con 1024 ha già rimontato 3 posizioni. L’azzurro sa che per mantenere la posizione gli servono almeno 982 punti (il massimo è 1100). In sella a Bilbot, Conforto è impeccabile. Un solo abbattimento e con 1070 pt non solo mantiene la 4° posizione ma le possibilità di podio diventano notevoli. La tensione cresce e tutti gli occhi sono puntati sugli ultimi tre atleti che devono ancora cimentarsi nella prova.

Zenovka ha solo 10 punti da amministrare sull’azzurro. Due abbattimenti e il bronzo è di Alessandro.

Per Toraldo il gap da difendere è di 20 punti, ma in sella a Lillà ne lascia sugli ostacoli ben116, che lo piazzano momentaneamente al terzo posto, con Conforto che sale ancora e si assicura l’argento.

È il turno di Tiberti. Il suo vantaggio è cospicuo, ben 78 punti. Ma fin dall’inizio si capisce che non è la sua giornata. Abbatte molti ostacoli e conclude con 890 punti che lo fanno scivolare in sesta posizione.

Per Alessandro si compie così una bellissima rimonta che gli vale la vittoria finale. Alla fine questa impresa risulta più netta di quel che sembra. Il secondo classificato, Zenovka, accusa infatti un ritardo di 54 punti.

Per il ct Masala è senza dubbio stata una giornata molto positiva. Conforto primo e Toraldo terzo esprimono l’ottimo valore attuale della squadra azzurra.

 CdL        

Foto presa dalla rivista Multisport n° 17 del 1990