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anni e 15 giorni fa, in occasione della terza prova di coppa del Mondo
2008, Nicola Benedetti coglieva il suo primo podio internazionale
assoluto. Con un splendida rimonta podistica, e grazie ad una super
equitazione, saliva infatti, in quel di Millfield, sul secondo gradino del
podio. Era già da un anno che si metteva in evidenza ma quell’
occasione sembrava l’inizio di una lunga serie di successi.
Ma invece qualcosa mancava ancora. In quell’anno olimpico, le prove
tecniche non furono buone.
L’anno dopo arrivò il combined e subito Nicola dimostrò di essere una
spanna sopra gli altri in questa nuova prova. Più volte sfiorò il podio,
ma i punti persi nel nuoto e nella scherma gli hanno sempre sbarrato la
porta della medaglia.
Nel biennio 2010-2011 il combined ha iniziato ad appiattirsi e con
l’arrivo del laser si è totalmente schiacciato. Fare la differenza in
questa prova sembra impossibile. Nicola perde così la sua arma segreta e
il suo valore, inizia ad essere messo in discussione, anche perché il
nuoto e la scherma non vedono luce.
Alla prima uscita del 2012, la Coppa del Mondo di Charlotte, sembrerebbe
continuare il momento negativo. Ma una lettura sapiente delle classifiche
svela delle frazioni podistiche impressionanti. Infatti nonostante dei
parziali di tiro non buoni, stravince la prova di combined.
La settimana successiva, a Rio, conferma questa impressionante velocità.
Infatti sparando bene riesce a rifilare praticamente un minuto a metà
della classifica, e ben
30”
al quarto miglior tempo.
Sulla prova combinata è tornato ad essere quello del 2007, cioè uno che
vinceva il tiro e la corsa. Forse ancora più forte di allora.
Avere una prova, anzi due, di tale livello dà sicurezza, si acquista la
consapevolezza che basta poco per trovarsi a lottare in zona podio.
Basta infatti fare una scherma da media alta classifica.
Siamo quindi alla cronaca recente. Ieri, 15 aprile
2012, a
Szazhalombatta, si è tenuta la finale della terza prova di coppa del
Mondo 2012.
La scherma fin dall’inizio vede un gruppo in fuga. Tra questi c’è
anche un azzurro, Nicola Benedetti. A metà gara la fuga continua. Si
tratta di 7 atleti che tengono un ritmo di vittorie anomalo. In gare di
alto livello è rarissimo vedere più persone fare la differenza in tal
modo. Eppure fino alla fine la situazione resta immutata, più o meno
tutti restano appaiati e tra loro c’è ancora Nicola. Il due volte
campione olimpico Moiseev e l’ungherese Tibolya vincono con 1000pt e
attaccati dietro, ci sono a quota 972pt il nipponico Noguchi, il lettone
Cherkovskis, il bielorusso Prokopenko e l’azzurro Benedetti.
Se per molti di loro, essere lì significa avere possibilità di podio,
per Nicola, essere lì, significa avere la certezza che solo
l’equitazione può ancora ostacolarlo.
Nel nuoto Nico sfrutta al meglio la vasca corta, chiudendo con un buon
2’09”85, tempo che, rispetto al solito, riduce molto i danni. Perde
qualche posizione e diventa 11°.
Nella prova equestre Benedetti conferma che oggi gli avversari dovranno
tremare. Mette nel sacco 1172pt e si ritrova al via del combined in 7^
posizione. 7°, proprio come partiva a corsa a Millfield nel 2008.
Tre atleti sono relativamente lontani, mentre gli altri 3 sono a
solo qualche falcata.
Primo è Moissev con
39”
di vantaggio su Nicola. Il nipponico Noguchi, segue a un secondo, ma data
la sua lentezza non desta preoccupazione. Tibolya ha
24”
su Nico, mentre Cherkovskis, Karyakin e Prokopenko vantando tra i
2”
e i
5”
di vantaggio non possono sperare di reggere neanche 200mt.
Si parte e già dalla prima serie inizia lo show. Nicola non commette
errori e senza bisogno di correre supera Karyakin e Prokopenko.
Cherkovskis è ripreso in due falcate, subito dopo il tiro, e i tre più
lontani mantengono per ora un discreto vantaggio ma l’ “Albatros”
inizia la rincorsa. Nel primo mille il distacco viene praticamente
dimezzato. Si spara per la seconda volta e Nicola, ancora perfetto, esce
poco dietro Moiseev e Tibolya, con Noguchi che sta ancora sparando. 500mt
e il gioco è fatto. Nicola li riprende e li supera come una Ferrari
farebbe con vecchio cinquino.
Si ritrova così a entrare in solitario nel poligono per l’ultima serie
di tiro.
Dopo due errori iniziali, l’azzurro si ricorda che per cogliere il
centro non basta la voglia di coglierlo ma serve concentrarsi sulla
tecnica. Rimette l’attenzione a posto e via che si accendono le 5 lucine
verdi. Nico posa la pistola e, vedendo gli altri che ancora stanno
sparando, si permette un gesto folle ma significativo: alza le braccia al
cielo in segno di vittoria.
La follia di festeggiare a 1000 mt dalla fine è pari alla consapevolezza
che nessuno può insidiarlo nella corsa, né tanto meno andarlo a
riprendere.
L’ultimo km è un lungo festeggiamento, tra sorrisi e braccia che si
alzano. Vederlo viaggiare a 3 al km sorridente, vedendo dietro staccato il
due volte campione olimpico Moissev in preda alla sofferenza, fa un certo
effetto!
Arriva così una bellissima vittoria con 6000pt, nuovo record assoluto.
Vince anche in questa occasione il combined, col tempo di 9’57”,
nonostante l’ultimo km anomalo.
Arriva anche un’altra fantastica intervista in inglese da aggiungere
alla collezione!! Gli occhi sconcertati nell’ascoltare e nel fingere di
comprendere la lunga domanda dell’intervistatore e le risposte ricche,
ci fanno augurare tanti altri successi al nostro campione modenese.
Forza Nico! Regalaci altre emozioni e altre interviste.
Con questa gara conquista un posto nella nostra galleria dei campioni e
regala all’Italia una medaglia d’oro in una prova di Coppa del Mondo
dopo 9 anni.
Red
foto: www.pentathlon.org
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