Pieretti, regina di coppa

Dopo una lunga stagione si arriva finalmente alla fatidica finale. Durante le sei prove di coppa del mondo che hanno segnato il cammino fin qui Alessia non è stata brillantissima. La qualificazione è infatti arrivata solamente con l’ultima competizione. Parte quindi in questa occasione con i panni dell’outsider. Qualificate e in gara troviamo quasi tutte le big internazionali. Sono presenti tutte le medaglie mondiali ed europee in carica.

Nel tiro Alessia non si esprime al meglio. Spesso ci ha abituati a grandi prestazioni, ma in questa occasione si deve accontentare di 174 punti sagoma che le valgono un 24° posto. La prova è vinta dalla canadese Pinette con 189, seguita con 187 dalla russa Velichko.

A questo punto Pieretti suona la carica. Nella scherma impone subito un ritmo altissimo e dà il via ad una serie emozionantissima  di vittorie. Riesce a non subire cali né fisici né psichici e termina la prova con ben 22 vittorie che corrispondono a 1000 punti.
Il suo è il secondo miglior punteggio della gara, vinta con 1084 dalla cinese Liu. Proprio quest’ultima vola in testa alla classifica parziale seguita dal duo Pieretti-Boenisz. Le inseguitrici pagano già un leggero ritardo.

Nel nuoto Alessia riesce egregiamente a limitare i danni. La prova acquatica è da sempre il suo punto debole, ma grazie ad un sostanziale miglioramento degli ultimi mesi il gap dalle avversarie è stato notevolmente ridotto. Nuota i 200mt in 2’28”3 e si ritrova in 11° posizione. Chi risale molto con questa prova è sia Fakhry (Egy) che diventa seconda, sia l’americana Taormina che con 2’06”6 scavalca Alessia.
La situazione non è per l’azzurra delle più rosee, si trova attualmente in mezzo alla mischia, circondata da ottime corritrici. In testa troviamo sempre la cinese Liu.

Nell’equitazione la Pieretti compie il suo secondo capolavoro giornaliero. In una gara molto difficile a causa del terreno viscido e delle girate molto tecniche, si porta a casa ben 1144 punti. Solo tre atlete hanno fatto meglio della nostra beniamina.

A questo punto si può studiare la classifica con Alessia che è sesta. Davanti deve riprendere 43” alla cinese Liu, 10” al duo Xiu-Czwojdzinska e 2” all’altro duo Pinette-Rublevska. Ad occhio si capisce subito che la situazione sembra essere favorevole all’azzurra. La cinese Xiu e la canadese Pinette non possono resisterle in nessuna maniera. Rublevska e Czwojdzinska sono invece temibili. La cinese in testa è notoriamente molto scarsa nella corsa ma il distacco è pesante. C’è comunque da guardarsi anche dietro. Ci sono infatti due specialiste come Samusevich e Boenisz a soli 14” e 16”. Tutto dipenderà quindi dalla prova dell’italiana. Con una buona corsa il podio sembra possibile, una cattiva prestazione potrebbe farla restare al 6° posto. Per la vittoria ci vorrebbe un altro capolavoro.

“START” e si parte. Dopo 43” arriva il momento di Alessia, che subito da l’impressione di credere all’impresa. Le quattro avversarie poco distanti sono subito riprese e non riescono ad opporre la minima resistenza alla superiorità dell’azzurra. A metà gara si delinea la seguente situazione. Prima la cinese, seconda Alessia, che ha ridotto fortemente il gap, e dietro ad impensierire c’è il previsto duo Samusevich-Boenisz che sembrano in costante avvicinamento. ++++Pieretti è però ad un passo da una grande occasione e non sembra intenzionata a lasciarsela scappare. Non cede neanche un secondo alla stanchezza e arriva così il sorpasso sulla cinese. Anche in questa occasione non trova resistenza e vola verso il traguardo. A separarla ancora dalla vittoria c’è l’insidia da dietro. L’adrenalina, la gloria vicina e tanti anni di sacrifici le danno la forza di resistere alla carica delle inseguitrici e giunge così sola al traguardo. L’impresa è compiuta.
La bielorussa Samusevich deve accontentarsi dell’argento, Boenisz del bronzo.

                                                        CdL