Nel
primo anno del circuito di Coppa del Mondo la squadra azzurra ha già dato
prova di grande forza. Oltre a ottimi piazzamenti abbiamo già assistito
al dominio italiano nella prova tenutasi a Roma, con la vittoria di
Conforto e il bronzo di Toraldo.
Ora
siamo a Varna in occasione della 5° tappa.
La prima prova è quella di scherma. Qui come al solito ad imporsi è
l’ungherese Fabian con 1052 punti. Molto bene si difende Alessandro che
totalizza 922 punti e si piazza settimo. Bomprezzi e Cesare con 870 punti
sono tredicesimi.
Nel nuoto quest’ultimo, specialista della disciplina, con 3’20”0
risale nelle primissime posizioni. Conforto perde qualcosa nuotando i 300
metri in 3’35”0 e scivola in tredicesima piazza. In testa alla
classifica è saldo Fabian.
Nel tiro gli Italiani sono come sempre molto incisivi. Con 194, 2°
miglior punteggio, Alessandro risale 4° alle spalle di Cesare che ha nel
frattempo conquistato la terza posizione sparando 190 punti sagoma. Nel
frattempo al comando si è inserito Jagorachvili che ha superato di poco
il magiaro.
Nella corsa i due azzurri non sono brillantissimi. Cesare ferma il
cronometro sui 14’32” e Alessandro sui 14’24”. Perdono quindi un
po’ di terreno e scivolano rispettivamente in 10° e 8° posizione. Tra
i due si è inserito l’altro italiano Bomprezzi, ottimo corridore. Si va
quindi alla prova di equitazione. L’entrata degli atleti sarà in ordine
inverso alla classifica.
Quando arriva il momento di Cesare in testa momentaneamente c’è
l’ungherese Kalnoki. L’azzurro con percorso netto non si lascia
superare da nessuno e guarda avanti.
Roberto invece incorre in tre abbattimenti e si vede scavalcato dal solo
compagno di nazionale.
Alessandro è impeccabile. Fortuna o bravura, sta di fatto che con 1100
punti si piazza in prima posizione e può concretamente pensare ad una
buona risalita. Anche per Toraldo la situazione continua ad essere buona,
dati i soli 16 punti che lo distanziano dall’altro italiano.
L’ungherese Madaras esce subito di gara con una pessima prestazione che
gli farà perdere molte posizioni.
Il tedesco Olszeweski commette qualche errore e dato l’esiguo vantaggio
si vede passato dai tre azzurri.
Starostin totalizza gli stessi punti del predecessore, 978, ma avendo un
gap migliore riesce a frapporsi tra Cesare, che resta secondo e Robertino
che diventa quarto.
Anche Fabian non esce indenne dal percorso. 860 punti e scivola dietro.
Arriviamo in zona podio. Un altro atleta scavalcato e per Ale arriverebbe
la medaglia.
Il campione olimpico Martinek, che aveva 81 punti di vantaggio, con 170
penalità deve lasciare all’Italia sia la prima che la seconda posizione
momentanea. Resta però davanti a Bomp.
Jagorachvili, con un gap di 97 punti da proteggere, ne lascerà nel
percorso ben 220, retrocedendo molto.
Con il solo Gheorghe che manca, per il team azzurro due medaglie sono già
sicure, ma perché non crederci fino in fondo?
Il rumeno infatti ben presto si autoelimina dalla lotta infilando una
serie di errori che lo rilegano in 13° posizione.
Sembra incredibile ma con due percorsi perfetti i nostri campioni sono
riusciti a conquistare le prime due posizioni.
Per Alessandro si tratta della seconda vittoria stagionale in Coppa del
Mondo, segno di un valore indiscutibile.
L’Italia dimostra ancora una volta il proprio potenziale piazzando tre
atleti nelle prime cinque posizioni.
CdL
Foto pubblicata sulla rivista "Pentathlon
Notizie" n°12 del 1988
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