Pochi
giorni fa abbiamo analizzato le classifiche dei campionati italiani appena
disputatisi ed abbiamo rilevato l’esistenza di soli 8 centri in Italia
che praticano pentathlon.
A livello regionale dobbiamo quindi elencare i superstiti:
Piemonte, con Asti e Torino.
Lazio, con Centro Federale di Montelibretti, Centro Federale di Roma,
Athlion Roma, Mentana.
Emilia Romagna, con Modena.
Toscana, con Firenze.
Per correttezza vorrei anche nominare l’Aprilia, che non ha partecipato
agli italiani ma che sulle tre discipline è di solito molto presente.
Sembra quindi chiaro che sono 4 le regioni italiane in cui si pratica
pentathlon nel 2012.
In questi giorni presenteremo le memorie di quelle regioni che invece sono
scomparse dal panorama nazionale, grazie all’oculata e lungimirante
politica federale.
In particolare ci soffermeremo su quelle realtà che praticavano realmente
pentathlon, con atleti che gareggiavano quindi sulle 5 discipline.
Elencheremo i nomi di alcuni di questi atleti con la speranza di averne
altrettanti in un futuro non molto lontano.
Parleremo della Sicilia, dell’Abruzzo, delle Marche, del Friuli Venezia
Giulia, della Lombardia, del Veneto, di una parte della Toscana e di un
gran numero di società laziali scomparse.
Andrebbero poi annoverante anche la regione Campania e quella Molise, che
però avendo gareggiato solo su 2-
3 discipline abbiamo deciso di nominare solamente.
Abruzzo
Anche
l’Abruzzo è stato sterminato
La regione dell’Abruzzo si è affacciata al pentathlon alla fine degli
anni novanta grazie alla cittadina di Popoli. Qui infatti risiedevano le
società A.P.P.I.E.F. Acquarius, Pescara, M.Te Silvano, Acquarius Popoli.
Questo gruppo di società ha improvvisamente rivestito un ruolo di primo
piano in ambito nazionale portando anche molti atleti a vestire la maglia
azzurra. Vincendo tra l’altro più titoli nazionali.
Molti gli atleti che hanno gareggiato nella ctg allievi:
Iezzi, Barbaro, Di Martino, Terzini, i gemelli Greco, Memeo, Marino,
Pasquali, Maltese, Arnese, Casciano, Quaglia, Velluto, Ferreri, etc.
Tra le donne si sono messe in mostra Della Rocca, le sorelle Bernardini,
Formica, Iezzi, Gasbaro, etc.
Praticavano le 4 prove ma il movimento era di valore assoluto.
Peccato non avere più questi atleti tra le fila dei pentatleti ancora in
attività e peccato soprattutto di non poter più usufruire di questo
splendido vivaio.
Lombardia
Anche
la Lombardia era dei nostri
In un passato non troppo lontano, negli anni ’80 e ’90 si praticava il
pentathlon anche in Lombardia.
Non ha mai avuto grandi numeri nella ctg. superiori ma la qualità degli
atleti era di indiscusso valore.
Nella società Lega Lombarda proviene per esempio Fabio Nebuloni.
Della Tritone era invece una squadra allievi molto forte composta da
Piantanida, Cerchiaro, Di Sarò e Pappalardo.
In un bacino come la Lombardia credo sia pura follia aver prima fatto
morire e poi non incentivare il pentathlon, anche perché in Redazione
riceviamo sistematicamente richieste di informazioni relative a società
dove sia possibile praticare Pentathlon.
La Lombardia è quindi un'altra regione da annoverare nella lunga lista
delle vittime della politica federale.
Friuli
Venezia Giulia
Il
grande bacino del Friuli Venezia Giulia
Per un intero ventennio, da quando il pentathlon fu allargato alle società
civili a quando Lucio Felicita ha preso il potere, il Friuli Venezia
Giulia ha fabbricato campioni su campioni.
Nella realtà di Trieste, con le società Trieste, Triestina Nuoto e
P.M.Friuli, sono cresciuti pentatleti del calibro di Del Bianco,
Volterrani, Simonetti, Lonzar, Fadalti, Saccomano, Paselli, Cassio,
Treleani, Turbina, Toscan e tanti altri. Per farsi un’ idea
dell’importanza di questa realtà basti pensare che in campionati
italiani sulle 5 prove capitava che queste società schierassero anche più
di una squadra.
A Pordenone, hanno gareggiato sotto i colori della R.N.Pordenone e della
Pentanuoto ottimi atleti quali, Pellegrino, Romanin, Cervesato, Petris, De
Bonis, Chiaranda, Cecco, i fratelli De Roja, Michelazzo, etc. anche questa
realtà schierava squadre complete sia maschili che femminili sulle 5
prove.
Attualmente Trieste vanta un solo atleta. Frutto del caso e non di un
lavoro societario.
Speriamo in tempi migliori per un bel ritorno di questa regione sul
panorama del pentathlon italiano e internazionale.
Sicilia
Paguros,
Sportime, Albatros: La Sicilia che faceva pentathlon
C’era un tempo in cui la regione Sicilia praticava realmente pentathlon.
Basta tornare agli anni novanta.
Esisteva a Catania la Paguros di Giuseppe Ferraro, che fino alla ctg
ragazzi schierava anche la squadra con Vito e Sangiorgi.
Vi era un gruppo di società, facenti parte di un unico centro di
allenamento, che riusciva a schierare una squadra sulle 5 discipline.
Si tratta della Mascalcia, della Pentasport e della Sportime.
Proprio la Sportime ha più volte schierato 3atleti, nella categoria
allievi (5 discipline).
Tra i principali protagonisti vi erano Ognissanti, Rando, Pappalardo e
Vinciguerra.
Vi erano poi altre società facenti riferimento ad un solo centro: l’Albatros
, l’Alcazar M.B. e l’Aquila M.B. Schierarono la squadra Bruno,
Privitera e Arena nella ctg Allievi, sempre 5 discipline. Vanno poi
ricordati anche Agrillo e Bennato e tanti altri.
La maggior parte di queste società sicule poteva contare su notevoli
abilità podistiche dei loro atleti.
Ci aspettiamo con ansia un ritorno della Sicilia nel panorama nazionale
del pentathlon.
Condizione necessaria è però un’ inversione di rotta della politica
federale. Invece di sterminare tutte le realtà esterne ai centri federali
sarebbe ora di ritornare ad incentivarle!!!
Speriamo speriamo speriamo!!!!!
Veneto
C’era
una volta il Veneto
Negli anni ’90 e fino ai primissimi anni del XXI secolo, il pentathlon
esisteva anche in Veneto.
Attualmente non c’è più alcun segno di vita.
Anche la fortissima regione padana ha dovuto soccombere sotto i colpi
della lungimirante politica federale.
Ricordiamo con affetto e stima i due centri principali che hanno creato
pentatleti e che in più di un caso li hanno portati a vestire la maglia
azzurra.
Già alla fine degli anni ottanta a Vicenza esisteva la Fiamma VI. Anche
questa società aveva un tale vivaio e una tale serietà di lavoro da
permettersi in più di una stagione di schierare squadre complete in
categorie gareggianti sulle 5 prove.
Tra gli atleti più forti ricordiamo i fratelli D’Ascanio, Colladon,
Cortese, Minuti, i fratelli Andreotti, Scibetta, etc.
Più recente è invece la realtà di Marostica, anche questa con squadre
schierate nella ctg allievi.
Sotto la bandiera della Pentabacus e della R.N.Marostica, hanno gareggiato
Bazzotto, Minuzzo, Tessarin, Radino, Cogo, Dattoli, Tolfo, Giurato e tanti
altri.
Carissimo Veneto ti aspettiamo con ansia, sognando che un girono possiate
tornare più numerosi e forti che mai.
Toscana
Arezzo,
l’altra faccia della Toscana
In Toscana oltre alla Delta, una delle otto superstiti italiane, vi era
anche la realtà aretina. In quel di Arezzo si allenavano infatti i
giovani della Pe.mod.ar. Da qui sono usciti i gemelli Giommoni, che da
soli hanno collezionato un’ infinità di presenze in nazionale.
Insieme a Viviani hanno dominato per anni anche le classifiche nazionali a
squadre.
Anche il pentathlon ad Arezzo è scomparso.
Lazio
Società
scomparse anche nel Lazio
Nonostante la regione Lazio sia l’unica a tenere il colpo della politica
federale, soprattutto grazie alla presenza dei due centri federali,
dobbiamo annoverare la scomparsa di alcune società che hanno dato tanto
al settore giovanile degli anni ’90.
Iniziamo con il gruppo di società della zona di Prima Valle – Boccea.
Qui un gruppo di tecnici delle Fiamme Oro aveva messo su un gran vivaio di
pentatleti che brillavano in tutte le discipline e che gareggiavano sotto
la bandiera della Battistini, Kronos e Castelli Romani.
Numerosi sono i titoli conquistati in tutte le categorie. Tra gli atleti
più rappresentativi qui cresciuti ricordiamo in campo femminile, le
sorelle Corsini, Cafiero, Erculei, Laurini, Alessandri, Nicolucci,
Pasquini, Ippoliti, Cenciarelli, etc.
In campo maschile ricordiamo Fiorella, Crescimbeni, Sabato, Cerioni, Sarno,
Giacchetti, Parisi, Codato, Pansini e Arus, etc.
Altra realtà romana che ha dato tanti forti atleti alla nazionale è
stata quella facente riferimento alla piscina delle Muse. Qui sotto i
colori delle Muse e della Pegaso, gareggiavano i vari Macciocchi, i
fratelli Dell’Amore, Valli, Tuccimei, i due Lacquaniti, i due Bartoli,
poi Perillo, Gargiolo, Bonetti, Morelli, Jofrida, etc.
Questa società è in realtà stata risucchiata nel centro federale
dell’Acquacetosa, con gravi perdite quantitative e qualitative.
Altra realtà ancora romana che ha dato tanti atleti era quella con
riferimento alla piscina del Nuoto club G2. Qui oltre alla Nuoto club G2
vi era la Policroma e la Pro C.Nuovo. Se è vero che la Policroma ancora
esiste è però da dire che gli atleti che la rappresentano sono solo
prestati a questa realtà ormai spenta.
Qui sono cresciuti pentatleti quali Pecci, Liso, i fratelli Pennetti,
Persi, Guglielmetti, Chiattelli, Tasca, Maggioni, etc.
Anche tra le donne ci sono state grandi interpreti, da Pecci Raffaella a
Aversano, da Bonessio e Sturba, da Toscano a Delli Passeri.
In zona Acquacetosa esisteva la Lanciani e la Minerva. Queste società
hanno tirato su giovani quali Pelati, La Notte, Attanasio, Pantini,
Orlandi, Focacci, Saini, Piccinelli, etc. e in campo femminile Pantini,
Costa, Spinosi, Cindolo, etc.
Inutile è invece elencare le società che esistevano nel centro federale
di Montelibretti che sono state sostituite da tante altre. Cambia il nome
ma non il vivaio.
Una realtà di
breve durata ma che attualmente dovrebbe essere ben rivalutata e ricordata
è quella della Mezzaluna e dell’Atletico Mezzaluna, in quel di Mentana.
Qui alla fine degli anni ’90 hanno mosso i primi passi degli attuali
campioni quali De Luca Riccardo, Crognale Sabrina e Tocchi Gloria. I
numeri non erano altissimi ma la qualità era estrema.
Lì vicino ma un decennio prima esisteva anche il M.Rotondo. anche questa
società era in grado di schierare una squadra completa nella ctg. Allievi
(5 prove) come per esempio Di Saverio, Cacchioni e Amoroso.
Se solo avessimo ancora tutti questi vivai, avrei la certezza di un futuro
roseo per il pentathlon italiano.
Marche
Le
vecchie glorie della regione Marche
Attualmente la regione Marche non schiera neanche un atleta ai campionati
italiani di Pentathlon Moderno. Neanche tra le ctg. dei piccoli.
Incredibile ma vero!
Com’è possibile che una regione e soprattutto una città come Pesaro
non abbia più alcuna società di pentathlon “vera” (dico vera poiché
fittizie ce se ne sono molte).
Lo sgomento è ancora maggiore se si pensa che nel 2000 e nel 2003 la
cittadina marchigiana ha ospitato i Mondiali assoluti, se si pensa che
ogni anno la Federazione sborserà circa il 20% del proprio budget per
pagare il mutuo dell’impianto di Pesaro, se si pensa a quanti atleti nel
recente passato sono cresciuti nelle società marchigiane e se si pensa
che vi risiede il presidente federale.
Vogliamo ricordare che negli anni ’90, prima dell’avvento dell’era
Felicita, Pesaro schierava spessissimo squadre complete nella categoria
allievi (a quei tempi già facevano 5 discipline). Tra gli atleti che
hanno fatto la storia recente, senza nominare i campionissimi ancora
precedenti, ci sono Atanasio, Pandolfi, Ravagli, Fattorini, Sisa,
Paccapelo, Santini, poi Balestrieri, Aluigi, Fabbri, etc. Tutti questi
atleti si allenavano sulle 5 discipline a manifestare il reale impegno e
movimento del pentathlon a Pesaro. Inoltre in un paio di occasioni fu
schierata anche la squadra femminile ctg Allieve al completo con Fabbri,
Dini e Pianosi.
Ma non dobbiamo dimenticare poi il P.M. Ascoli. Anche qui si sono
praticate le 5 discipline. I numeri non sono mai stati notevoli ma la
qualità non mancava. Ricordiamo Vitali, Ciarrocchi e soprattutto Fabiana
Fares.
Anche in questo caso ci auguriamo che una politica federale più
lungimirante possa risvegliare il movimento marchigiano.
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