23 luglio 2012

Le Regioni Scomparse

Pochi giorni fa abbiamo analizzato le classifiche dei campionati italiani appena disputatisi ed abbiamo rilevato l’esistenza di soli 8 centri in Italia che praticano pentathlon.
A livello regionale dobbiamo quindi elencare i superstiti:
Piemonte, con Asti e Torino.
Lazio, con Centro Federale di Montelibretti, Centro Federale di Roma, Athlion Roma, Mentana.
Emilia Romagna, con Modena.
Toscana, con Firenze.
Per correttezza vorrei anche nominare l’Aprilia, che non ha partecipato agli italiani ma che sulle tre discipline è di solito molto presente.
Sembra quindi chiaro che sono 4 le regioni italiane in cui si pratica pentathlon nel 2012.
In questi giorni presenteremo le memorie di quelle regioni che invece sono scomparse dal panorama nazionale, grazie all’oculata e lungimirante politica federale.
In particolare ci soffermeremo su quelle realtà che praticavano realmente pentathlon, con atleti che gareggiavano quindi sulle 5 discipline.
Elencheremo i nomi di alcuni di questi atleti con la speranza di averne altrettanti in un futuro non molto lontano.
Parleremo della Sicilia, dell’Abruzzo, delle Marche, del Friuli Venezia Giulia, della Lombardia, del Veneto, di una parte della Toscana e di un gran numero di società laziali scomparse.
Andrebbero poi annoverante anche la regione Campania e quella Molise, che però avendo gareggiato solo su 2- 3 discipline abbiamo deciso di nominare solamente.

Abruzzo

Anche l’Abruzzo è stato sterminato
La regione dell’Abruzzo si è affacciata al pentathlon alla fine degli anni novanta grazie alla cittadina di Popoli. Qui infatti risiedevano le società A.P.P.I.E.F. Acquarius, Pescara, M.Te Silvano, Acquarius Popoli.
Questo gruppo di società ha improvvisamente rivestito un ruolo di primo piano in ambito nazionale portando anche molti atleti a vestire la maglia azzurra. Vincendo tra l’altro più titoli nazionali.
Molti gli atleti che hanno gareggiato nella ctg allievi:
Iezzi, Barbaro, Di Martino, Terzini, i gemelli Greco, Memeo, Marino, Pasquali, Maltese, Arnese, Casciano, Quaglia, Velluto, Ferreri, etc.
Tra le donne si sono messe in mostra Della Rocca, le sorelle Bernardini, Formica, Iezzi, Gasbaro, etc.
Praticavano le 4 prove ma il movimento era di valore assoluto.
Peccato non avere più questi atleti tra le fila dei pentatleti ancora in attività e peccato soprattutto di non poter più usufruire di questo splendido vivaio.


Lombardia

Anche la Lombardia era dei nostri
In un passato non troppo lontano, negli anni ’80 e ’90 si praticava il pentathlon anche in Lombardia.
Non ha mai avuto grandi numeri nella ctg. superiori ma la qualità degli atleti era di indiscusso valore.
Nella società Lega Lombarda proviene per esempio Fabio Nebuloni.
Della Tritone era invece una squadra allievi molto forte composta da Piantanida, Cerchiaro, Di Sarò e Pappalardo.
In un bacino come la Lombardia credo sia pura follia aver prima fatto morire e poi non incentivare il pentathlon, anche perché in Redazione riceviamo sistematicamente richieste di informazioni relative a società dove sia possibile praticare Pentathlon.
La Lombardia è quindi un'altra regione da annoverare nella lunga lista delle vittime della politica federale.

Friuli Venezia Giulia

Il grande bacino del Friuli Venezia Giulia
Per un intero ventennio, da quando il pentathlon fu allargato alle società civili a quando Lucio Felicita ha preso il potere, il Friuli Venezia Giulia ha fabbricato campioni su campioni.
Nella realtà di Trieste, con le società Trieste, Triestina Nuoto e P.M.Friuli, sono cresciuti pentatleti del calibro di Del Bianco, Volterrani, Simonetti, Lonzar, Fadalti, Saccomano, Paselli, Cassio, Treleani, Turbina, Toscan e tanti altri. Per farsi un’ idea dell’importanza di questa realtà basti pensare che in campionati italiani sulle 5 prove capitava che queste società schierassero anche più di una squadra.
A Pordenone, hanno gareggiato sotto i colori della R.N.Pordenone e della Pentanuoto ottimi atleti quali, Pellegrino, Romanin, Cervesato, Petris, De Bonis, Chiaranda, Cecco, i fratelli De Roja, Michelazzo, etc. anche questa realtà schierava squadre complete sia maschili che femminili sulle 5 prove.
Attualmente Trieste vanta un solo atleta. Frutto del caso e non di un lavoro societario.
Speriamo in tempi migliori per un bel ritorno di questa regione sul panorama del pentathlon italiano e internazionale.

Sicilia

Paguros, Sportime, Albatros: La Sicilia che faceva pentathlon
C’era un tempo in cui la regione Sicilia praticava realmente pentathlon.
Basta tornare agli anni novanta.
Esisteva a Catania la Paguros di Giuseppe Ferraro, che fino alla ctg ragazzi schierava anche la squadra con Vito e Sangiorgi.
Vi era un gruppo di società, facenti parte di un unico centro di allenamento, che riusciva a schierare una squadra sulle 5 discipline.
Si tratta della Mascalcia, della Pentasport e della Sportime.
Proprio la Sportime ha più volte schierato 3atleti, nella categoria allievi (5 discipline).
Tra i principali protagonisti vi erano Ognissanti, Rando, Pappalardo e Vinciguerra.
Vi erano poi altre società facenti riferimento ad un solo centro: l’Albatros , l’Alcazar M.B. e l’Aquila M.B. Schierarono la squadra Bruno, Privitera e Arena nella ctg Allievi, sempre 5 discipline. Vanno poi ricordati anche Agrillo e Bennato e tanti altri.
La maggior parte di queste società sicule poteva contare su notevoli abilità podistiche dei loro atleti.
Ci aspettiamo con ansia un ritorno della Sicilia nel panorama nazionale del pentathlon.
Condizione necessaria è però un’ inversione di rotta della politica federale. Invece di sterminare tutte le realtà esterne ai centri federali sarebbe ora di ritornare ad incentivarle!!!
Speriamo speriamo speriamo!!!!!


Veneto

C’era una volta il Veneto
Negli anni ’90 e fino ai primissimi anni del XXI secolo, il pentathlon esisteva anche in Veneto.
Attualmente non c’è più alcun segno di vita.
Anche la fortissima regione padana ha dovuto soccombere sotto i colpi della lungimirante politica federale.
Ricordiamo con affetto e stima i due centri principali che hanno creato pentatleti e che in più di un caso li hanno portati a vestire la maglia azzurra.
Già alla fine degli anni ottanta a Vicenza esisteva la Fiamma VI. Anche questa società aveva un tale vivaio e una tale serietà di lavoro da permettersi in più di una stagione di schierare squadre complete in categorie gareggianti sulle 5 prove.
Tra gli atleti più forti ricordiamo i fratelli D’Ascanio, Colladon, Cortese, Minuti, i fratelli Andreotti, Scibetta, etc.
Più recente è invece la realtà di Marostica, anche questa con squadre schierate nella ctg allievi.
Sotto la bandiera della Pentabacus e della R.N.Marostica, hanno gareggiato Bazzotto, Minuzzo, Tessarin, Radino, Cogo, Dattoli, Tolfo, Giurato e tanti altri.
Carissimo Veneto ti aspettiamo con ansia, sognando che un girono possiate tornare più numerosi e forti che mai.

Toscana

Arezzo, l’altra faccia della Toscana
In Toscana oltre alla Delta, una delle otto superstiti italiane, vi era anche la realtà aretina. In quel di Arezzo si allenavano infatti i giovani della Pe.mod.ar. Da qui sono usciti i gemelli Giommoni, che da soli hanno collezionato un’ infinità di presenze in nazionale.
Insieme a Viviani hanno dominato per anni anche le classifiche nazionali a squadre.
Anche il pentathlon ad Arezzo è scomparso.

Lazio

Società scomparse anche nel Lazio
Nonostante la regione Lazio sia l’unica a tenere il colpo della politica federale, soprattutto grazie alla presenza dei due centri federali, dobbiamo annoverare la scomparsa di alcune società che hanno dato tanto al settore giovanile degli anni ’90.
Iniziamo con il gruppo di società della zona di Prima Valle – Boccea.
Qui un gruppo di tecnici delle Fiamme Oro aveva messo su un gran vivaio di pentatleti che brillavano in tutte le discipline e che gareggiavano sotto la bandiera della Battistini, Kronos e Castelli Romani.
Numerosi sono i titoli conquistati in tutte le categorie. Tra gli atleti più rappresentativi qui cresciuti ricordiamo in campo femminile, le sorelle Corsini, Cafiero, Erculei, Laurini, Alessandri, Nicolucci, Pasquini, Ippoliti, Cenciarelli, etc.
In campo maschile ricordiamo Fiorella, Crescimbeni, Sabato, Cerioni, Sarno, Giacchetti, Parisi, Codato, Pansini e Arus, etc.
Altra realtà romana che ha dato tanti forti atleti alla nazionale è stata quella facente riferimento alla piscina delle Muse. Qui sotto i colori delle Muse e della Pegaso, gareggiavano i vari Macciocchi, i fratelli Dell’Amore, Valli, Tuccimei, i due Lacquaniti, i due Bartoli, poi Perillo, Gargiolo, Bonetti, Morelli, Jofrida, etc.
Questa società è in realtà stata risucchiata nel centro federale dell’Acquacetosa, con gravi perdite quantitative e qualitative.
Altra realtà ancora romana che ha dato tanti atleti era quella con riferimento alla piscina del Nuoto club G2. Qui oltre alla Nuoto club G2 vi era la Policroma e la Pro C.Nuovo. Se è vero che la Policroma ancora esiste è però da dire che gli atleti che la rappresentano sono solo prestati a questa realtà ormai spenta.
Qui sono cresciuti pentatleti quali Pecci, Liso, i fratelli Pennetti, Persi, Guglielmetti, Chiattelli, Tasca, Maggioni, etc.
Anche tra le donne ci sono state grandi interpreti, da Pecci Raffaella a Aversano, da Bonessio e Sturba, da Toscano a Delli Passeri.
In zona Acquacetosa esisteva la Lanciani e la Minerva. Queste società hanno tirato su giovani quali Pelati, La Notte, Attanasio, Pantini, Orlandi, Focacci, Saini, Piccinelli, etc. e in campo femminile Pantini, Costa, Spinosi, Cindolo, etc.
Inutile è invece elencare le società che esistevano nel centro federale di Montelibretti che sono state sostituite da tante altre. Cambia il nome ma non il vivaio.
U
na realtà di breve durata ma che attualmente dovrebbe essere ben rivalutata e ricordata è quella della Mezzaluna e dell’Atletico Mezzaluna, in quel di Mentana. Qui alla fine degli anni ’90 hanno mosso i primi passi degli attuali campioni quali De Luca Riccardo, Crognale Sabrina e Tocchi Gloria. I numeri non erano altissimi ma la qualità era estrema.
Lì vicino ma un decennio prima esisteva anche il M.Rotondo. anche questa società era in grado di schierare una squadra completa nella ctg. Allievi (5 prove) come per esempio Di Saverio, Cacchioni e Amoroso.
Se solo avessimo ancora tutti questi vivai, avrei la certezza di un futuro roseo per il pentathlon italiano.

Marche

Le vecchie glorie della regione Marche
Attualmente la regione Marche non schiera neanche un atleta ai campionati italiani di Pentathlon Moderno. Neanche tra le ctg. dei piccoli. Incredibile ma vero!
Com’è possibile che una regione e soprattutto una città come Pesaro non abbia più alcuna società di pentathlon “vera” (dico vera poiché fittizie ce se ne sono molte).
Lo sgomento è ancora maggiore se si pensa che nel 2000 e nel 2003 la cittadina marchigiana ha ospitato i Mondiali assoluti, se si pensa che ogni anno la Federazione sborserà circa il 20% del proprio budget per pagare il mutuo dell’impianto di Pesaro, se si pensa a quanti atleti nel recente passato sono cresciuti nelle società marchigiane e se si pensa che vi risiede il presidente federale.
Vogliamo ricordare che negli anni ’90, prima dell’avvento dell’era Felicita, Pesaro schierava spessissimo squadre complete nella categoria allievi (a quei tempi già facevano 5 discipline). Tra gli atleti che hanno fatto la storia recente, senza nominare i campionissimi ancora precedenti, ci sono Atanasio, Pandolfi, Ravagli, Fattorini, Sisa, Paccapelo, Santini, poi Balestrieri, Aluigi, Fabbri, etc. Tutti questi atleti si allenavano sulle 5 discipline a manifestare il reale impegno e movimento del pentathlon a Pesaro. Inoltre in un paio di occasioni fu schierata anche la squadra femminile ctg Allieve al completo con Fabbri, Dini e Pianosi.
Ma non dobbiamo dimenticare poi il P.M. Ascoli. Anche qui si sono praticate le 5 discipline. I numeri non sono mai stati notevoli ma la qualità non mancava. Ricordiamo Vitali, Ciarrocchi e soprattutto Fabiana Fares.
Anche in questo caso ci auguriamo che una politica federale più lungimirante possa risvegliare il movimento marchigiano.