Si
sono svolti vicino Lisbona i campionati europei ctg juniores. Buoni i
risultati della squadra azzurra soprattutto tra gli uomini.
Il migliore dei nostri è stato ancora Nicola Benedetti (Esercito) che ha
finito la gara al quinto posto. La sua qualificazione non è stata
eccezionale ma gli ha permesso un facile accesso alla finale. In questa
parte male con il tiro, solo 175 e si piazza 19°. Ottima è invece la
scherma. Con 976 punti risale fino al settimo posto. Poi con il solito
nuoto non buono e con una equitazione discreta si ritrova a partire nella
corsa in nona posizione. Nonostante non sia stato in questa prova
brillante come al solito riesce comunque a superare quattro avversari. Per
una medaglia gli sono mancati i punti lasciati nella prova di tiro, dove
ha già dimostrato di avere grandi margini.
Undicesimo è finito Riccardo De luca. Il carabiniere dopo una
qualificazione un po’ sofferta inizia male la finale. È quasi ultimo
nel tiro ma è subito bravo a recuperare qualche posizione con una buona
scherma. Il nuoto e l’equitazione sono pressoché identici a quelli di
Nicola e si ritrova quindi 24° prima della prova podistica. Qui da
spettacolo. Forma insieme a Kinderis (23°) e Daniel (22°) un trio che ha
fatto piangere parecchi avversari. Finiranno infatti rispettivamente 10°
e 12° con l’azzurro tra i due grazie al secondo tempo della
competizione.
19° è Pierpaolo
Petroni. il giovane di Poggio Mirteto si qualifica con ottime prove e
parte poi bene anche nella finale. Ripete un ottimo tiro (181) che lo
lancia nelle zone alte della classifica. Purtroppo cede poi nella scherma
dove è autore di una prova opaca, forse la tensione e la giovane età lo
hanno un po’ bloccato. Bravissimo è poi nel nuoto e discreto
nell’equitazione. Nella corsa sarà uno di quelli distrutti
psicologicamente dal passaggio del trenino sopra menzionato. Si ritroverà
a perdere parecchie posizioni.
Grazie alle buone prestazioni dei tre azzurri, l’Italia porta a casa il
primo bronzo. Infatti a squadre solamente l’Ucraina e la Russia sono
state più brave. I nostri hanno agguantato questa medaglia con la prova
di corsa dove hanno passato i bielorussi.
L’altro Italiano in
gara era Tullio De Santis. L’atleta dell’azzurra ha fatto un passo in
dietro verso la maturità tanto attesa. È stato autore di una pessima
gara. Si è difeso nella scherma e nel nuoto senza però esprimersi
assolutamente ai suoi livelli. È invece crollato nel tiro e nella corsa.
A sua scusante solamente un equivoco sulla formula di gara che lo ha
spinto a forzare la prima parte dei tre km, ma il mea culpa resta un suo
affare.
A staffetta arriva l’altro bronzo. La squadra azzurra cambia per due
terzi ma il risultato no. Al fianco di Nicola entrano in campo l’atleta
dell’esercito Quarto Luigi e Federico Giancamilli (Azzurra). Con una
prova di tiro non esaltante ma di alto livello si piazzano subito al terzo
posto. Balzano al comando con una bella scherma e ci rimangono con un
nuoto niente male. Perdono una posizione nell’equitazione a causa di
qualche abbattimento di troppo ma alla corsa si presentano nel pieno della
lotta. Sono quattro le squadre a giocarsi le tre medaglie. Oltre ai nostri
ci sono i fortissimi corridori russi, i francesi e gli ucraini. Le prime
frazioni vanno come previsto, cioè con i russi ormai in fuga e con Italia
e Francia a contendersi l’argento. Purtroppo Luigi, ultimo frazionista e
non in buono stato causa una recentissima influenza, non regge il ritorno
di Berrou. I nostri finiscono terzi e si aggiunge così un’altra
medaglia al bottino. Tutti e tre gli azzurri sono stati autori di ottime
prove ma forse è il più giovane, Federico, quello da complimentare di più.
Notevole nel nuoto e nelle prove tecniche. (Nella foto tutta la squadra
maschile)
Tra le
donne le cose non sono andate altrettanto bene. Le uniche note positive
sono venute dalla settima posizione parziale di Manuela Landi dopo tiro e
scherma, che però si è poi persa nelle prove successive finendo 26° e
dalla bella gara di Lavinia Bonessio. Quest’ultima infatti finisce 14°
grazie ad una buona combinata e ai miglioramenti nel tiro. Male Cesarini
Clara 27° e malissimo Sabrina Crognale 24°. A squadre finiscono quinte
ma molto distanti dal podio.
A staffetta anche loro confermano il piazzamento della squadra
tradizionale. Rispetto agli uomini molto omogenei in ogni prova qui c’è
sempre qualcuna col freno tirato. Nel tiro e nella corsa Crognale, nel
nuoto e nella scherma Landi e nell’equitazione Bonessio bucano la prova
e non permettono alla squadra un piazzamento migliore del 5°.
Tra gli uomini la strada è ben avviata, tra le donne c’è da lavorare
in molte direzioni.
CdL
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