Solo Benedetti centra l’obiettivo a Berlino

Il Campionato mondiale 2007 non passerà alla storia come uno dei più rosei per i colori azzurri.
In campo femminile le attese erano delle migliori. Dopo l’exploit europeo e l’ottima prova di Coppa del Mondo di Roma, era più che lecito immaginare le nostre a ricoprire il ruolo di protagoniste. Corsini e Bertoli, già in possesso della carta olimpica, andavano a caccia di medaglie, per Pieretti l’obiettivo poteva essere un buon piazzamento nelle 10 per conquistare importanti punti di ranking olimpico.

Purtroppo quest’ultima non supera le semifinali, dovendosi scontrare con la poule di qualificazione di più alto livello di tutta la storia del pentathlon femminile, forse anche la più emozionante.
Le due atlete delle Fiamme Azzurre devono in finale accontentarsi di un 11° e di un 23° posto, rispettivamente per Corsini e Bertoli.
Entrambe non hanno saputo ripetere le ottime prove tecniche espresse in occasione delle ultime manifestazioni.
Dopo l’esclusione dai Mondiali 2006, forse c’era troppa voglia di rivincita.

In campo maschile le note più dolenti sono per Petroni e Valentini.
Il primo, perdendo questa occasione di prendere punti pesanti di ranking olimpico, resta a quota 0 e forse compromette definitivamente il proprio cammino verso Pechino. Tra un mese ha comunque l’occasione per rifarsi ai Mondiali juniores.

Per Andrea, che di punti ne possiede già 38, si complica molto la situazione. Per qualificarsi gliene servono ancora almeno un centinaio e a disposizione gli restano solo 5 Coppe del mondo e un Mondiale (unica gara di livello A). L’occasione sprecata lascia in più un grande amaro in bocca, sia per l’ottima forma che l’atleta delle Fiamme Azzurre vantava sia per l’incredibile situazione vissuta. Una contrattura all’avambraccio, seguita ad uno scontro schermistico, gli ha provocato una vibrazione costante alla mano destra che nel tiro è risultata incontrollabile.

Pecci, anch’egli fuori dalla finale, nonostante parta in realtà da una situazione di punti inferiore a quella di Andrea, vanta però la possibilità di un bottino importante in occasione della finale di Coppa del mondo, per la quale è qualificato insieme a Simonetti e Benedetti.

Proprio questo ultimo è l’unico azzurro che rientra in Italia con un obiettivo centrato. Il 9° posto gli vale 54 pt di ranking olimpico che sommati ai 44 di Roma lo fanno balzare a quota 98 (con due sole prove), che equivale ad una pole position per Pechino (la situazione è consultabile nell’area “Speciale Pechino”). Per avere la certezza olimpica gliene servono altri 40. Chissà che non riesca già nella Finale di Coppa, il 15 settembre proprio a Pechino, a chiudere la questione qualifica.

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