L’atleta sabino a causa di
un’ernia al disco decide di appendere scarpe, spade, occhialetti,
stivali e pistola al chiodo e di prendere invece in mano un bel
cronometro e degli utilissimi libri.
Da sempre Ivan è stato un atleta ai vertici nazionali. Con i podi
italiani nelle categorie esordienti A e allievi è presto entrato a far
parte delle selezioni giovanili azzurre. Proprio con alcune di queste si
è tolto le sue più belle soddisfazioni. In compagnia di Liso, Pecci e
Ciarrocchi ha conquistato prima il titolo europeo a squadre ctg youth A
nel ’96 poi, dopo una breve attesa, è arrivato l’anno d’oro, il 1999. In
quella stagione con la squadra juniores è 1° ai Mondiali e 2° agli
Europei. Con la staffetta è anche 3° ai Mondiali. Questi successi gli
hanno valso molta considerazione nell’ambiente.
Nel 2001 approda nella nazionale seniores, con la quale prenderà parte a
due Campionati del Mondo nella massima categoria. Molti infortuni non
gli hanno permesso di svolgere un lavoro costante e quindi il salto di
qualità. Nel 2001 è comunque stato 2° al Trofeo Nazionale. Negli ultimi
anni i problemi fisici si sono intensificati. Dopo un lungo stop è
riuscito proprio nel 2006 a tornare a buoni livelli conquistando il 2°
posto agli assoluti di triathlon, dove è poi emerso il problema alla
schiena che lo ha definitivamente bloccato. Vincendo la prova di corsa
in questa ultima competizione ha comunque terminato la sua carriera così
come l’aveva cominciata, da fortissimo corridore.
Ivan detiene infatti ancora il record esordiente A sui 1000 metri con
2’43”1. Questa prova è sempre stato il suo punto di forza. Dall’altra
parte ha sempre sofferto la prova di scherma e in parte quella di nuoto.
Per il resto è stato un buon tiratore e un buon cavaliere.
Cresciuto nel centro di preparazione olimpica di Montelibretti, con
Naccari e Comotto, è poi passato alla Policroma prima di approdare ai
Carabinieri.
Per fortuna la sua esperienza non va perduta. Attualmente è in forza
allo staff tecnico del Centro Federale dove segue soprattutto la corsa
dei più giovani. Molto addentrato in questo nuovo ruolo si sta
impegnando per specializzarsi al massimo seguendo corsi della Fidal. I
suoi allievi sembrano essere molto soddisfatti del lavoro svolto e dalla
carica che gli riesce a trasmettere.
Un grosso in bocca al lupo al nostro nuovo tecnico.
Red
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