A Montepulciano tre medaglie per tre categorie  

Nei campionati europei svoltisi nella Val di Chiana l’Italia si è aggiudicata tre delle medaglie in palio. Non è un bottino esaltante ma qualcosa di buono si è visto. Nel medagliere, dominato dai russi, i nostri si piazzano soltanto in nona posizione ma si può recriminare su una sorte non proprio favorevole.

Ad iniziare questa lunga avventura sono stati gli Juniores il 13 giugno. Con la prima finale arriva subito una medaglia. Gli Azzurri conquistano infatti l’argento a squadre con Luigi Quarto, Matteo Smith e Riccardo De Luca. Individualmente si sono rispettivamente piazzati al 5°, 10° e 18° posto. Solo Cordella non entra in finale, pagando una pessima distribuzione delle energie nelle prove atletiche. C’è un po’ di rammarico per Quarto che ha sfiorato il podio e tanti complimenti a De Luca che al primo anno juniores ha compiuto in pieno il suo dovere.
Nella staffetta maschile, composta da Petroni, Benedetti e Smith, dopo tre buone prove la medaglia viene compromessa da una caduta a cavallo di Matteo e si finisce in ottava posizione, ultima piazza valevole per qualificarsi per i Mondiali di fine luglio.
Male le donne che vedono la sola Crognale ,14°, nella prima metà della classifica. Cesarini, Videtta (bravissima nelle due prime prove) e Bonessio finiscono rispettivamente 24°, 26° e 29°. A squadre sono seste.
A staffetta a Crognale e Cesarini si aggiunge la Landi e grazie ad un’ ottima equitazione finiscono in quinta posizione.

Dal 20 giugno si è poi passati ai Seniores. Qui c’è una qualificazione storica tra gli uomini che mettono tutti e quattro gli Azzurri in finale. Il ritrovato Pecci finisce 7° dopo aver anche sognato il podio, sfuggito nella prova podistica. Valentini 11°, Simonetti 19° e Dell’Amore 30°. A squadre sono quarti, la medaglia se n’è andata con i troppi punti lasciati sul campo d’equitazione. Anche nella staffetta, che vedeva impegnati Pecci, Valentini e Simonetti, qualche abbattimento di troppo ha rilegato i nostri in quinta posizione a soli 20 punti dal podio.

Tra le donne le cose sono andate male nell’individuale dove la migliore è stata la Bertoli, soltanto ventesima. Buono l’esordio di Mancini, 23°, brava a cogliere la qualificazione in extremis. Male la Pieretti 32°. La Cafiero non riesce a superare le qualificazioni. A squadre sono ottave. Tutt’altra storia a staffetta dove a Pieretti e Bertoli si è unita l’olimpionica Corsini. Qui le nostre dopo una gara omogenea si aggiudicano un bronzo, resistendo bene nell’ultima prova alla rimonta delle bielorusse.

L’ultima settimana ha visto in azione gli Youth B (nella foto). Il migliore dei ragazzi è stato Massimi Giordano che si è classificato 6°. Giancamilli Francesco ha finito 22°, Antonini 23° e Caruso 33°. A squadre sfiorano il podio finendo quarti a 12 punti dal bronzo. Non sono riusciti con due ottime prove atletiche a rimontare il gap subito nel tiro. Nella staffetta sparando meglio è invece arrivato un meritatissimo terzo posto. Malino le ragazze che nella prova individuale stravincono il tiro, ma poi devo cedere il passo alle forti combinatrici dell’est finendo seste. Individualmente la migliore è Spagnoli 14°. Poi si sono piazzate Burzese 15°, Pucciatti 18° e Raimondi 37°. A staffetta le nostre giovani si classificano ottave senza brillare particolarmente.

Anche se il medagliere direbbe il contrario queste gare hanno messo in luce le buone potenzialità dei nostri. Da sottolineare sono la competitività degli Youth B maschi, l’alto livello delle seniores e la capacità di essere sempre in lotta per il podio sia degli juniores che dei seniores. Nello sport il caso è una componente essenziale, ma quando si orbita sempre nelle prime posizioni le medaglie prima o poi arrivano.

                                                                        CdL