Giovani promesse crescono

Franceschini, Mancini, PorrecaAgli Assoluti di combinata, triathlon e tetrathlon svoltisi a Roma il 7 e 8 maggio, si è assistito a bellissimi virtuosismi da parte di quei ragazzi che presto diventeranno la spina dorsale del Pentathlon Italiano.
In campo femminile la protagonista assoluta è stata Alessia Mancini (al centro nella foto). L’atleta di Firenze che gareggia per l’Esercito, è stata in testa dalla prima all’ultima prova dimostrando grande omogeneità tra le discipline. Così facendo si è aggiudicata il titolo italiano in tutte e tre le premiazioni. Sul podio della combinata dietro di lei sono salite la grande rivelazione Gandolfo Francesca e la triatleta delle Fiamme Oro Cappellini Adelaide.  Va sottolineato che la vincitrice dell’argento è una giovanissima di Asti che deve ancora compiere i 14 anni e che, secondo indiscrezioni, non ha neanche gareggiato al meglio.

Nel triathlon Alessia ha invece visto occupare le piazze dietro di lei da Giulia Cafiero, compagna di squadra, e da una determinatissima Francesca Limardi. Quest’ultima dopo un nuoto pessimo vince sia la corsa che il tiro (a pari merito con la torinese Airoldi). La classifica del tetrathlon ripropone lo stesso podio nonostante la vittoria della scherma da parte di Cafiero. Tra le altre è apparsa sottotono la Crognale, vittima dell’influenza, e la Pucciatti che invece ha pagato l’inesperienza. Molto bene invece la Spagnoli che finisce quinta e la rivelazione Lestini, sesta. A squadre l’oro è andato all’Atletico Mezzaluna con Crognale, Limardi e Maletta.

Tra gli uomini se ne sono viste delle belle. Ad aggiudicarsi la combinata è stato il giovane molisano Porreca (a destra nella foto). Secondo ma a pari punti l’olimpionico Valentini e terzo il campione in carica Voltaggio, atleta di Firenze. La prova di corsa è stata vinta dal triatleta Brustolon, mentre quella di nuoto dal triestino Auro Franceschini (a sinistra nella foto). Quest’ultimo è poi autore di un tiro clamoroso, che lo catapulta dal settimo posto della combinata al primo del triathlon. Qui gli altri gradini del podio sono occupati da Smith e Valentini. Oltre alla splendida performance di Auro, si sono visti nel tiro anche altri exploit quali i 183 di Scaffidi e quello di Petroni, che gli permette di balzare al quarto posto dopo un buon nuoto ed una corsa che ha lasciato a desiderare. Posizione che manterrà con una scherma appena sufficiente ma che comunque vista l’età fa ben sperare. 

La classifica alla fine delle quattro prove vede la vittoria del solito Valentini, Fiamme Azzurre, che con un secondo posto nella scherma, vinta da Salvini Raffaello, scavalca i primi due. Secondo si conferma Smith che, non lucido nella prova di spada, si ritrova a ben 192 punti di distacco dal primo. Ottimo bronzo per l’eterno Caldarone che nonostante 36 anni continua a migliorare nelle prove atletiche e a confermarsi in quelle tecniche. Leggendo la classifica risaltano senza dubbio la grande scherma di De Santis, ormai una conferma, i miglioramenti costanti di Cordella che finisce sesto e la buona gara di Giancamilli in tre prove, la corsa è ancora da mettere a punto. Non ci hanno convinto invece le prestazioni di Quarto e De Luca, rispettivamente quinto e settimo.

A squadre si sono aggiudicati tutti gli ori le Fiamme Oro con Smith, Petroni e Salvini.

                                                                                CdL